Cioccolato, il re delle feste
I dolci al cioccolato serviti nelle fraschette romane
Approssimandoci alle festività natalizie, scopriamo uno degli alimenti tipici delle nostre feste: il cioccolato. A Natale metteremo sulle nostre tavole vari dolci al cioccolato e ne consumeremo di vari tipi, soprattutto durante i mesi più freddi, dal torrone alle praline, dal cioccolato bianco, al latte, al fondente scuro o aromatizzato alla frutta fresca o secca; e per gli amanti del gusto afrodisiaco, non potrà mancare il cioccolato al peperoncino. In commercio ci sono varie tipologie di panettone e di pandoro, i dolci tipici del Natale; panettone e pandoro farciti con deliziose creme al cioccolato, ricoperti di cioccolato o solo con tante scaglie di cioccolato presenti nell’impasto. Il cioccolato, da sempre, mette tutti d’accordo, adulti e bambini ed è anche un prodotto salutare, per il benessere psico-fisico.
Nelle fraschette romane, presenti soprattutto nella zona dei Castelli Romani, una volta luoghi preposti alla sola vendita del vino, ed oggi osterie dal clima festoso ed informale, si possono assaggiare vari dolci al cioccolato, oltre al ricco menù di specialità della tradizione locale. Tra i più serviti, tiramisù, panna cotta al cioccolato, oltre che al caramello e ai frutti di bosco, sbriciolata con crema di cacao e nocciole e semifreddo alla gianduia. Non possono mancare a fine pasto, le ciambelle al vino, il dolce tipico delle fraschette, anche inzuppate in un bicchiere di vino rosso.
I dolci al cioccolato sono di vario genere, così come sono varie le tipologie di cioccolato, con sapori e odori diversi ma anche con forme che possono essere davvero originali; cioccolatini non solo delizia per il palato ma anche gioia per gli occhi.
Nota la torta Sacher, dolce di origine viennese, una classica torta ricoperta da una spessa glassa di cioccolato fondente e farcita con uno strato di marmellata, un dolce molto richiesto dagli appassionati del cioccolato.
Il cioccolato fondente, con una percentuale di cacao uguale o superiore al 70% è un prodotto salutare, per il benessere della mente e del corpo, come attestano vari studi, soprattutto americani, europei e svolti anche nel nostro Paese. Certo, con la crescita della percentuale di cacao, il cioccolato perde la quantità di materie aggiuntive come il burro di cacao e lo zucchero e diventa sempre più amaro e più adatto ad un palato da intenditori. La tipologia con l’aggiunta delle fave di cacao è più salutare, dato che le fave durante la lavorazione vengono esposte al sole e mediante la trasformazione di alcuni componenti, si arricchiscono di vitamina D2, utile al metabolismo del calcio per le ossa.
Di qualità anche la cioccolata con le nocciole e le scorze d’arancia perché quest’ultima è ricca di vitamina C mentre la frutta secca è utile per la circolazione e aiuta a tenere basso il colesterolo. E dettaglio non di poco conto, il cioccolato stimolando la produzione di serotonina favorisce il buonumore. La mente e il corpo ne traggono beneficio ed energia.
Il cioccolato fa bene anche quando non deve essere gustato ma usato in settori diversi dall’alimentazione. Grazie al suo potere anti-ossidante e contro i radicali liberi, il cioccolato viene utilizzato anche nella cosmesi, per l’idratazione e la protezione della pelle. I massaggi al cioccolato oltre ad avere un potente effetto idratante, snellente e anti cellulite, sono un anti stress naturale.
Approfondimento: Il cioccolato di Modica IGP.
“Ciucculatta muricana”, è chiamato così nel dialetto locale il cioccolato di Modica, che prende il nome dalla città di Modica, in provincia di Ragusa, in Sicilia, ed è molto conosciuto e apprezzato per le sue proprietà e nel 2018 ha ottenuto l’indicazione IGP. Il cioccolato di Modica è stato il primo cioccolato europeo a ricevere il riconoscimento IGP – Indicazione Geografica Protetta che riconosce al prodotto il suo valore legato alla produzione artigianale e territoriale; viene preparato rigorosamente con ingredienti italiani e lavorazione “a freddo”, così da conservare i benefici del cacao ed a preservare integri i cristalli di zucchero, secondo una ricetta originaria del Settecento, e poi ritoccata nel tempo. Gli ingredienti di base sono la pasta amara di cacao – in quota variabile e lo zucchero di barbabietola o di canna. Nell’aspetto si presenta granuloso e friabile, di colore molto scuro ed opaco ed è particolarmente profumato con l’eventuale aggiunta di alcune spezie o di frutta secca a guscio e di agrumi.
Angela Attolico