Grottaferrata, un Natale tra luci, presepi e…rifiuti!
A Grottaferrata resta centrale il tema della raccolta rifiuti e dell’igiene urbana. Nonostante gli “ultras” del Sindaco tentino goffamente di spostare l’attenzione su luci e presepi, nell’imminenza delle Festività, l’argomento continua a tenere banco. In primis per l’esito dell’appalto decennale di affidamento del Servizio, la cui aggiudicazione – come noto – è stata ribaltata dal Tar del Lazio con sentenza dello scorso 30 novembre, poi impugnata al Consiglio di Stato che dovrebbe pronunciarsi il 14 gennaio. In secondo luogo, per “l’approccio” che l’Amministrazione comunale mantiene sul decoro urbano e sull’esecuzione del Servizio. Numerose sono le segnalazioni che il sottoscritto, tramite Social e stampa, ha continuamente diramato, supportate da immagini e video che, ahimè, testimoniano il degrado diffuso che caratterizza Grottaferrata, anche in zone centrali della Città.
In attesa di conoscere la data di svolgimento del Consiglio comunale in cui, finalmente, potrà esservi un dibattito pubblico sul bando di gara decennale (e, si spera, sulle numerose “anomalie” emerse sin dall’inizio), desta perplessità e forti interrogativi, tra gli altri atti amministrativi “sfornati” dalla Giunta Andreotti, la Determina n. 1341 del 1° dicembre (“Affidamento, ai sensi dell’art. 36, comma 2 lett. a) del D.Lgs. n. 50/2016 del Servizio di bonifica, rimozione e smaltimento rifiuti abbandonati su Via Pietro Tanzi”). Il perché è presto detto. Il Capitolato Speciale d’Appalto del Servizio raccolta rifiuti attualmente vigente, all’art. 31, disciplina chiaramente le modalità d’intervento in caso di rifiuti abbandonati e discariche abusive sul territorio comunale. La procedura, sostanzialmente, prevede che il Comune segnali la presenza di rifiuti sversati al gestore del Servizio (dal 2014, come noto, la Tekneko Sistemi Ecologici srl) che deve intervenire per assicurare raccolta e trasporto di tutti i rifiuti abbandonati da ignoti su suolo pubblico, compresi i rifiuti misti dell’attività edilizia (codice CER 17094). Qualora il rifiuto non sia configurabile come urbano o assimilato e non sia individuabile il codice ai fini dello smaltimento finale, il Comune deve caratterizzare il rifiuto stesso fornendo al gestore gli elementi per lo smaltimento. Il Capitolato stabilisce una frequenza bisettimanale per la rimozione dei rifiuti abbandonati, con conclusione entro 72 ore dalla segnalazione.
Rispetto alle discariche abusive, il Capitolato indica che il soggetto gestore deve provvedere, a propria cura e spese, alla ripulitura di tutti gli scarichi abusivi presenti sul territorio comunale, mediante rimozione e trasporto dei rifiuti ai luoghi di smaltimento. Se tra il materiale abbandonato vi sono matrici separabili classificabili come speciali e/o pericolosi (non smaltibili negli impianti per rifiuti solidi urbani), il soggetto gestore deve provvedere, a propria cura e spese, alla raccolta ed al trasporto (eventualmente anche tramite ditte iscritte all’Albo Nazionale Gestori Ambientali), mentre il Comune si accolla i soli costi di smaltimento.
Ciononostante, la citata Determina 1341 affida ad un soggetto privato lo smaltimento dei rifiuti abbandonati su Via Tanzi, per un costo di € 23.180,00 (circa 45 milioni delle vecchie lire), ma di segnalazioni a Tekneko e/o interventi della stessa Società non c’è traccia. Perplessità ed interrogativi discendono, inoltre, dall’Ordinanza n. 93 del 25/6/2020 relativa a rifiuti abbandonati su Via Pietro Tanzi, con la quale era stato intimato a Ferrovie Italiane, Agenzia del Demanio e alcuni privati, in base alla proprietà dei terreni su cui risultavano sversati i rifiuti, di provvedere alla rimozione e smaltimento, nonché al ripristino dello stato dei luoghi, entro 15 giorni dalla notifica. L’Ordinanza, in linea con le prescrizioni del D.Lgs. n. 152/2006 (Codice dell’Ambiente), avvertiva che, in caso di inottemperanza od ingiustificato ritardo, il Comune avrebbe proceduto in via sostitutiva ed in danno (rimozione, smaltimento e ripristino a cura del Comune con costi addebitati ai proprietari dei terreni dove sono abbandonati i rifiuti). Nella Determina 1341 non c’è alcun riferimento all’Ordinanza 93, né specifici richiami ad intervento del Comune in via sostitutiva ed in danno di Ferrovie Italiane, Agenzia del Demanio e privati. Da ultimo, la Determina indica genericamente la presenza di un deposito di rifiuti di natura “promiscua” lungo Via Tanzi senza specificare gli estremi catastali dei terreni su cui tali rifiuti risultano abbandonati, come invece descritto nell’Ordinanza di giugno, col risultato che non è chiaro se/quanti rifiuti debbano essere rimossi/smaltiti e da quali terreni.
Ricordando, infine, che la corretta esecuzione del Servizio raccolta rifiuti dovrebbe essere costantemente monitorata da un Direttore di Esecuzione del Contratto (DEC), della cui esistenza (ed eventuale attività) non si ha notizia da tempo immemore.
Pertanto, considerato che la questione rifiuti abbandonati/discariche abusive (su Via Tanzi come in tante altre zone di Grottaferrata) è stata oggetto, tra le altre, di due Interrogazioni presentate ad aprile e luglio scorsi, a cui il Sindaco non ha mai risposto, tenuto altresì conto che continua l’accumulo abusivo di rifiuti nelle stesse zone o in altre parti della Città, nonostante il Capitolato Speciale d’Appalto parli chiaro rispetto a chi competerebbe fare che cosa, l’auspicio è che queste gravi problematiche, come tutto il resto (inclusa la manutenzione del verde pubblico, non contemplata nel bando decennale…), siano complessivamente e dettagliatamente affrontate almeno dai Consiglieri che hanno richiesto la convocazione urgente del Consiglio comunale.
Chiedendo conto al Sindaco, che mantiene la delega ai Rifiuti, anche e soprattutto del degrado in cui versa Grottaferrata, ed invitandolo a spiegare, tra l’altro, se vi è corrispondenza tra i sempre più crescenti costi del Servizio raccolta rifiuti e l’attuazione delle previsioni del relativo Capitolato Speciale d’Appalto. Poiché la TARI pagata dai Cittadini copre l’intero costo del Servizio e, in una normale dinamica dopo oltre 10 anni dall’avvio del “porta a porta”, al crescere delle percentuali di raccolta differenziata, come dichiarate specie nell’ultimo triennio dall’Amministrazione Andreotti, avrebbe dovuto corrispondere la diminuzione della Tariffa sui Rifiuti, cosa sin qui non avvenuta.
11 dicembre 2020
Giampiero FONTANA