Grottaferrata. Comunicato #FareRete su questione servizio raccolta rifiuti e ultimo consiglio comunale
Comunicato #FareRete su questione servizio raccolta rifiuti e ultimo consiglio comunale
Accuse infondate e vigliacche tuonavano il Sindaco e la sua maggioranza nei confronti di quel che resta dell’opposizione e degli organi di stampa libera e democratica, che non si prestano a opere di zerbinaggio, e verso tutti coloro che hanno provato a chiedere lumi sulla gara per la gestione dei rifiuti, ma soprattutto su quelle strane o quantomeno bizzarre azioni amministrative che possono apparire come tese a soddisfare pienamente la società che ha gestito in questi anni il servizio.
E’ così scandaloso sapere se i soldi pubblici siano stati spesi con saggezza e parsimonia, come farebbe un buon padre di famiglia? Non abbiamo mai fatto affermazioni atte a creare allarmismo.
Siamo stati accusati anche dalle consigliere di minoranza non firmatarie del documento di aver presentato richieste ridondanti e fuori luogo; eh sì perché per qualcuno la richiesta di partecipazione attiva e democratica è un vezzo delle forze di opposizione che si permettono di convocare un consiglio comunale per conoscere esattamente come stanno le cose sulla gestione dei rifiuti nel nostro paese…
Attendiamo rispettosi che il Consiglio di Stato si pronunci quanto prima, ma resta il fatto che sulla gestione di tutta la vicenda sussistono dubbi, perplessità, angoli oscuri, questioni mai chiarite da parte di una Amministrazione inconcludente. Quello che più ci preoccupa è una gestione decennale della raccolta e pulizia della città, se prima non viene fatta chiarezza sulla pregressa gestione per la quale si può intravedere una prospettiva di possibili inadempienze, leggerezze amministrative, silenzi che non fanno altro che addensare ombre.
Vorremmo che tutto ciò fosse chiarito, nella massima trasparenza, per poter avere un quadro d’insieme che diradi ogni possibile nebbia che si ammassa sulla vicenda, rendendo opachi alcuni passaggi. Saremmo felicissimi soprattutto per il paese in cui viviamo, se il Sindaco si degnasse di chiarire e di rispondere ai molti interrogativi rimasti ancora irrisolti e avanzati sia in consiglio comunale che da cittadini ed ex amministratori sui vari organi di stampa.
D’altronde il testo unico degli enti locali (Legge 267 del 2000) art. 50 comma 1 stabilisce che: “Il sindaco e il presidente della provincia sono gli organi responsabili dell’amministrazione del comune e della provincia” Il Sindaco Andreotti abbia dunque il coraggio di assumersi davanti alla città le responsabilità politico-amministrative della vicenda riguardante il servizio raccolta rifiuti. E tragga le opportune conclusioni.
Purtroppo, invece di risposte finora abbiamo ricevuto solo insulti; alle richieste di chiarezza e trasparenza siamo stati sommersi da improperi o, più semplicemente, sono state attuate in consiglio strategie di “distrazione di massa” (buttando tutto in “caciara”) per non entrare volutamente nel merito delle responsabilità politiche della Amministrazione. Ciò nonostante, basta visionare tramite il sito del Comune gli atti pubblicati per rendersi conto delle varie criticità della gestione passata del servizio e di possibili inadempienze. Abbiamo inoltre ragione di credere che la condizione in cui operano i lavoratori non sia delle migliori, che il capitolato d’appalto che impegnava l’azienda su molte azioni potrebbe essere stato disatteso. Ci chiediamo inoltre per quali strane ragioni l’Amministrazione non abbia rivendicato l’attuazione degli impegni previsti dal capitolato d’appalto.
Che cosa ha spinto in un atto di generosità ad eliminare con un colpo di spugna alcune sanzioni applicate per inadempienze? Perché il Comune si sostituisce all’impresa con notevoli impegni economici nel risolvere problemi che dovrebbero essere di competenza dell’appaltatore?
Sono solo semplici domande, fatte non per strumentalizzare in termini di vantaggi politici la situazione attuale (come una forza di minoranza ha vergognosamente insinuato), bensì esclusivamente per svolgere con chiarezza e trasparenza il nostro ruolo di opposizione responsabile.
Siamo, infatti, in democrazia e spetta a chi è all’opposizione chiedere verifiche e controllare le attività di chi governa. Lo facciamo per una sola ragione: prima di tutto per i cittadini-contribuenti, poiché sono loro che hanno il diritto di sapere come vengono gestite le risorse pubbliche e con quali conseguenze.