A ROMA LA MANIFESTAZIONE UNITARIA DI CGIL, CISL E UIL
27 NOVEMBRE 2021. A ROMA LA MANIFESTAZIONE UNITARIA DI CGIL, CISL E UIL
COMUNE DI ROMA
A ROMA LA MANIFESTAZIONE UNITARIA DI CGIL, CISL E UIL IL 27 NOVEMBRE 2021
È indetta a Roma, il 27 Novembre, la manifestazione sindacale organizzata dalla federazione CGIL, CISL e UIL per controbattere alla cosiddetta “manovra inadeguata”. La legge di bilancio proposta dal governo, infatti, non sembra soddisfare i sindacati in merito a pensioni, fisco e sviluppo.
Il corteo, che si incontrerà a piazza Santi Apostoli a Roma alle 10:00, vedrà la presenza del segretario generale Cisl Lazio Enrico Cappottelli, il segretario generale Uil Lazio Alberto Civica, e il segretario generale Cgil Maurizio Landini.
Le obiezioni alla legge di bilancio sono molteplici. Si rifiuta quota 102, per quanto riguarda le pensioni, e si chiede più sostegno per le lavoratrici, nel tentativo di migliorare il piano “opzione donna”. Si propone anche la possibilità di pensione dai 62 anni con 41 anni di contributi, senza limiti di età.
In quanto al fisco, la richiesta è di incrementare le risorse per ridurre le tasse di lavoratori e pensionati e affinché si contrastino lavoro nero ed evasione fiscale.
Per combattere la precarietà sul lavoro, i sindacati chiedono investimenti duraturi per garantire una buona occupazione e stabilizzare il lavoro, anche e soprattutto rilanciando le assunzioni nel settore pubblico.
In tema di sviluppo, la federazione esige il rafforzamento di politiche industriali per garantire lo sblocco degli investimenti in favore di ricerca e formazione.
Infine, si pone l’accento sulle politiche di inclusione per contrastare la povertà, richiedendo il miglioramento del reddito di cittadinanza e l’incremento di risorse per una legge sulla non autosufficienza. Proprio su questa legge si è espresso il 18 Novembre Piero Ragazzini, segretario generale della Fnp Cisl, durante l’assemblea nazionale delle federazioni dei pensionati di CGIL, CISL e UIL:
“Oltre 3 milioni di persone non autosufficienti, le loro famiglie e gli operatori del settore attendono da tempo che, anche nel nostro Paese, si riformi il sistema dell’assistenza di lungo periodo, ampliando e qualificando i servizi e le prestazioni sociosanitarie, le cui carenze sono emerse in maniera drammatica durante il lockdown”. Nonostante il governo abbia accettato di investire sul Fondo per la non autosufficienza, grazie alle pressioni della Fnp Cisl, Ragazzini commenta: “Dobbiamo aprire una stagione nuova in cui i non autosufficienti non debbano più avere a che fare con un welfare “bricolage” e fai da te”.
La manovra del governo, quindi, pare non tenere conto di diseguaglianze sociali ed economiche, e risulta insoddisfacente per il contrasto alla precarietà e per garantire lavoro di qualità, punti su cui CGIL, CISL, e UIL non sono disposte a cedere.
BEATRICE BRUNO