Grottaferrata, il “beau geste” dei 9 Consiglieri dimissionari e l’“attività” degli uffici comunali.

Grottaferrata, il “beau geste” dei 9 Consiglieri dimissionari e l’“attività” degli uffici comunali.

COMUNICATO STAMPA

Grottaferrata, il “beau geste” dei 9 Consiglieri dimissionari e l’“attività” degli uffici comunali.

Venerdì 26 novembre, nel tardo pomeriggio, 9 Consiglieri comunali hanno rassegnato le dimissioni in uno studio notarile di Velletri. Il successivo lunedì 29 le dimissioni collettive ultra dimidium sono state assunte al protocollo comunale, realizzando il cd. “effetto dissolutorio” automatico del Consiglio comunale indicato nell’art. 141, comma 1, lett. b) del TUEL (scioglimento immediato dell’assise per decadenza della “metà più uno dei membri assegnati”).

La natura proditoria del gesto e le modalità attuative si commentano da sole: gli “eroi” veliterni (…) hanno mancato l’ultima occasione per provare a riscattare 4 anni e mezzo di assoluta e complice subalternità all’ex Sindaco Andreotti, confermando l’inconsistenza e la scarsa credibilità che li ha contraddistinti sino a quel momento (tutti o quasi…). Avrebbero potuto sottoscrivere una Mozione di sfiducia, presentarla e discuterne in aula le motivazioni, assumendosi pubblicamente la responsabilità di votarla per porre fine, in modo trasparente, alla consiliatura. Così non è stato, salvo poi sciorinare ex post fiumi di ovvietà nel peggiore gergo “politichese”, utili soltanto a minare sempre più la fiducia dei Cittadini nella politica e nelle Istituzioni.

Tralasciamo, per non scadere ancor più nel tragicomico, i contenuti della risposta dell’ex Sindaco ai congiurati, il quale, dopo aver sistematicamente bypassato il Consiglio comunale, ha dichiarato di ritenerlo “l’agone più nobile e l’istituzione sovrana all’interno della quale confrontare opinioni, fatti e posizioni” (…) evocando “colpi di mano burocratici e radicalmente antidemocratici”, immiserendo ulteriormente l’epilogo della Giunta Andreotti.

Al netto di tutto ciò, balza agli occhi il particolare fermento degli uffici comunali nei giorni 29 e 30 novembre. Scorrendo l’Albo Pretorio online (gli atti amministrativi approvati ed in pubblicazione), si nota che, nell’arco temporale intercorso tra l’ufficialità dello scioglimento del Consiglio comunale e la nomina del Commissario Straordinario, sono state approvate (ed immediatamente pubblicate) ben 27 Determine dirigenziali, una delle quali addirittura siglata domenica 28 (la n. 2017).

Le Determine approvate, come desumibile dal prospetto riepilogativo allegato (PROSPETTO ALLEGATO), riguardano impegni di spesa e/o provvedimenti di liquidazione, per un importo complessivo di oltre 390.000,00 euro (circa 800 mln delle vecchie lire). Gli atti amministrativi trattano affidamenti per esecuzione di lavori e servizi (in taluni casi invocando il requisito dell’urgenza), oltre che pagamenti vari, tra cui gli incentivi al personale comunale coinvolto nelle gare d’appalto. Una Determina (n. 2075), attiene ad un’assunzione in mobilità dal Comune di Ariccia.

Bizzarro a dirsi ma la caduta della Giunta sembra aver generato particolari effetti propulsivi sulla struttura organizzativa, in attesa dell’arrivo del Commissario di nomina prefettizia…

                                                                                                                 Giampiero FONTANA

Redazione Murales

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