TELEOBIETTIVO CIAMPINO N.1 – CONSIGLI NON RICHIESTI
Con il mese di febbraio entra nel vivo la campagna elettorale a Ciampino a seguito della prematura caduta della giunta Ballico.
Una premessa, per dare una giusta informazione ai cittadini, la ex sindaca Ballico che ha preannunciato la volontà di ripresentarsi candidata, dovrebbe fare chiarezza sui numerosi punti controversi della sua gestione biennale (e di quella giuridicamente competente dei suoi dirigenti). Più chiaramente, se indiscutibilmente l’eventuale responsabilità politica degli atti amministrativi è da attribuirsi al sindaco ed alla giunta comunale, quella amministrativa è da indirizzare agli stessi dirigenti amministrativi.
Dunque, prima di andare al voto, i cittadini devono essere messi in condizione di conoscere meriti ed eventuali responsabilità di chi ha amministrato il Comune.
La prima verifica, non sufficientemente chiarita alla Stampa (meno ancora ai cittadini ciampinesi) è la questione ANAC (Autorità Nazionale AntiCorruzione) che ha invece esposto il Comune di Ciampino alla riprovazione di numerosi giornali nazionali.
Infatti, si tratta di una questione prioritaria da chiarire assolutamente, invece di inveire rabbiosamente contro i consiglieri che, in piena legittimità, sia eletti nel ruolo di opposizione che nella stessa maggioranza hanno giudicato in termini negativi l’operato del Comune.
Chi si è preso la briga di fare un conteggio al Parlamento (sempre in aumento) di cambiamento di casacca è arrivato a quota 267. Tutto legittimo in quanto non vige, come pure nei Comuni, il “Vincolo di mandato”.
Piuttosto ci prendiamo la licenza di segnalare alcuni valori di riferimento per una città che ha scelto l’Autonomia nel 1974 nel rispetto della Costituzione repubblicana.
I membri del Consiglio comunale i quali dovranno dimostrare la loro coerenza:
- Rispetto dei valori della Costituzione e della Solidarietà (nessuna indulgenza verso ideologie antidemocratiche);
- AntiCorruzione;
- Competenza ed Innovazione.
In analogia a quanto sta accadendo in questi giorni a livello nazionale, le forze politiche elette dovranno assumere politiche di confronto democratico evitando atteggiamenti divisivi negli interessi più generali della città.