VINCENZO PAGLIA. UN CITTADINO TROPPO ONESTO IN MEZZO AD I SOLITI FURBI
EDITORIALE
Vincenzo Paglia non c’è più, ha svolto molte attività, a partire dagli anni ’70: già giovanissimo organizzatore del Gruppo sportivo Libertas marinese di atletica (all’epoca Ciampino era ancora frazione di Marino), di professione tipografo ma già impegnato nel sociale. In quel periodo, infatti, ricoprì l’incarico di vicesindaco del Comune di Marino.
Aprì una tipografia nella frazione di Ciampino e divenne anche responsabile dell’associazione degli artigiani e presidente di un Consorzio di artigiani.
Ma, nonostante i finanziamenti della Regione e la destinazione di 6 ettari sul Piano Regolatore Generale in via Lucrezia Romana l’amministrazione comunale degli anni ’90 decise in modo incomprensibile di annullare il progetto già in itinere, con oneri già spesi per la progettazione di massima, e pregiudicando le aspettative di circa 150 artigiani che avevano già protocollato l’adesione ad un bando pubblicato ufficialmente nel 1990, a ridosso delle elezioni comunali.
Una vicenda con molti aspetti oscuri che devono essere chiariti per la Storia di Ciampino in occasione del 50mo anno dalla costituzione della città di Ciampino.