Grottaferrata. Il Comune si è costituito in giudizio nell’appello al Consiglio di Stato del 14 gennaio, relativo al bando decennale rifiuti. Smentite le dichiarazioni rese dal Sindaco.
COMUNICATO STAMPA
Grottaferrata. Il Comune si è costituito in giudizio nell’appello al Consiglio di Stato del 14 gennaio, relativo al bando decennale rifiuti. Smentite le dichiarazioni rese dal Sindaco.
La Delibera di Giunta n. 1 del 7 gennaio, conferma reticenze, contorsionismi ed ambiguità dell’Amministrazione finto-civica. Il 18 dicembre scorso, durante il Consiglio comunale straordinario chiesto da quattro Consiglieri di minoranza, il Sindaco dichiarava “…non ci siamo costituiti perché rispettiamo il volere del Giudice, potevamo costituirci ma non l’abbiamo fatto, stiamo andando aventi su questa linea e lo faremo fino a che non avremo la sentenza definitiva…” (vds. la ripresa audio-video della seduta – minuto decimo della seconda ora – in quanto il resoconto verbale non è stato ancora pubblicato sul sito web comunale, benché siano trascorse oltre 3 settimane).
La Delibera n. 7 smentisce tali dichiarazioni, poiché ha approvato la costituzione in giudizio del Comune al Consiglio di Stato per giovedì prossimo, 14 gennaio. Non solo. Con tale Delibera è stato individuato il patrocinante, facente parte del medesimo studio legale dell’avvocato precedentemente incaricato per la costituzione in giudizio al TAR del Lazio, deliberata in Giunta il 16/6/2020.
Nella Delibera si citano due note del Dirigente del I Settore Tecnico-Ambiente, la prima del 18/12/2020 prot. n. 50002 nella quale lo stesso avrebbe attestato l’insussistenza di condizioni tali da imporre e/o consigliare la costituzione in giudizio al Consiglio di Stato; la seconda del 5/1/2021 prot. n. 302, in cui il Dirigente avrebbe espresso parere opposto ritenendo “…doveroso segnalare che ad oggi, permangono invariate, le ragioni e le motivazioni di una costituzione in giudizio dell’Ente nella fase d’Appello, già formulate dallo scrivente in relazione all’originario ricorso al TAR del Lazio…”
Non essendo pubbliche le due note del Dirigente, difficile comprendere come lo stesso abbia dapprima asserito una cosa e, soltanto pochi giorni dopo, il contrario peraltro sulla base di una relazione da lui sottoscritta mesi prima che, dall’evidenza dei fatti, conferma ragioni e motivazioni per la costituzione in giudizio al Consiglio di Stato valide anche il 18 dicembre scorso, allorquando il medesimo Dirigente ne dichiarava formalmente l’insussistenza.
Andreotti aveva tra l’altro dichiarato in aula che “…gli atti sono tutti visibili, acquisibili, stanno lì…” (dove Sindaco? Faccia pubblicare le due relazioni del Dirigente, a corredo della Delibera di Giunta n. 1/2021 come prevede la normativa che regola la pubblicazione di atti all’Albo Pretorio online, così i Cittadini potranno capire l’ennesima giravolta dell’Amministrazione comunale).
E magari, nel frattempo, comunichi al Consiglio ed alla Città le motivazioni per cui in aula consiliare ha dichiarato una cosa e poi ne ha deliberata un’altra, esattamente contraria. Chiedere è lecito, replicare è cortesia, specie quando è in ballo il futuro di un Servizio primario e fondamentale come quello della raccolta rifiuti che, ricordiamolo sempre, incide sulle tasche dei Cittadini con la TARI, oltre che su igiene e decoro urbani.
11 gennaio 2021
Giampiero FONTANA