Il Presidente di Ambiente Spa di Ciampino, Dario Matturro scrive a Virginia
Il Presidente di Ambiente Spa di Ciampino, Dario Matturro scrive a Virginia Raggi:
“È SUFFICIENTE FARE LA DIFFERENZIATA” Questo lo slogan del Sindaco di Roma e dei suoi consiglieri Cinque Stelle per la soluzione dei rifiuti di Roma. Non servono né impianti né discariche. Dopo 3 anni e mezzo la raccolta differenziata di Roma raggiunge a malapena il 40%; dato peraltro poco indicativo visto che il materiale recuperato è poco più del 20%. I rifiuti riempiono le strade della città più bella del mondo; topi e quant’altro la fanno da padroni; l’ordine dei medici pediatri lancia l’allarme per le infezioni che si contraggono nelle scuole a causa di discariche a cielo aperto posizionate proprio a ridosso delle stesse. La soluzione del Presidente dell’Area Metropolitana nonché Sindaco di Roma è trasferire i rifiuti nei Comuni della provincia sottraendosi così senza nessuna remora alle proprie responsabilità. Tale scelta peraltro risulta ancor meno condivisibile considerando i risultati che molti sindaci dell’Area Metropolitana sono riusciti a raggiungere in termini di performance sulla raccolta. Quello di cui il Sindaco Raggi probabilmente non si è accorto è che molte Amministrazioni attraverso le buone pratiche e con grande senso di responsabilità hanno perseguito e raggiunto quote di raccolta differenziata importanti. La Società Ambiente Spa, che oggi rappresento, serve oltre 170.000 abitanti con un valore medio di raccolta differenziata di oltre il 66%, realtà che per dimensioni è paragonabile ad un municipio di Roma, a dimostrazione quindi che certi obiettivi sono perseguibili a condizione che la scelta non sia ancora una volta quella di interventi spot e improvvisati ma quella della pianificazione, dell’efficienza e dell’efficacia. Alla luce di ciò è evidente che i tanti No detti dal Sindaco non sono sufficienti a risolvere un problema grave come quello dei rifiuti. Il Sindaco Raggi nell’ordine ha detto No agli impianti, SI alla differenziata senza però perseguirla seriamente, No di conseguenza all’economia circolare e No quindi ad una visione ormai condivisa da tutti: quella di rifiuto come risorsa. L’unico Si incondizionato da parte del Sindaco è quello relativo al trasferimento dei rifiuti fuori dal Comune di Roma ancora meglio se fuori dai confini italiani, anche se tutto ciò penalizza ancora una volta le tasche del cittadino contribuente che vede incrementare la tariffa a copertura di tali inefficienze.