INTERVISTA AL PRESIDENTE DELL’ISTITUTO GIURIDICO INTERNAZIONALE “L’OSSERVATORIO DELLA LEGALITA'” IL CAV. PROF.GIUSEPPE ANELLI PER IL TRIENNIO 2025/27
INTERVISTA
Lunedì 13 gennaio 2025 a conclusione della Assemblea generale dei rappresentanti dell’Istituto Giuridico Internazionale ” L’osservatorio della Legalità ” è stato eletto presidente a larga maggioranza il Cav. Prof. Giuseppe Anelli per il triennio 2025/27.
A Lui abbiamo rivolto al termine della consultazione alcune domande.
D.
Presidente, in primo luogo voglio esprimere il mio personale augurio per la meritata elezione e rivolgerle una prima domanda. Come mai nel suo discorso di accettazione del prestigioso incarico Lei è stato così fortemente critico nei riguardi degli amministratori pubblici?
R.
Le sono grato per gli auguri che mi confortano per il compito non facile che mi attende e come ho detto già nella prossima settimana sottoporrò al nuovo consiglio una variazione dello statuto al fine di rendere maggiormente incisivo l’operato del’istituto, che potrà così essere maggiormente vicino ai cittadini a difesa della legalità.
D.
Mi scusi, se ritorno sul primo argomento ma Lei è stato come le dicevo molto critico verso gli amministratori pubblici non risparmiando loro anche critiche feroci ottenendo dall’assemblea ripetuti applausi e consenso.
R
Mi permetta di dissentire sul termine critiche feroci io direi piuttosto che ho fatto notare che il tempo della autoreferenzialitá è finito e che se pur abolito il reato di interesse privato in atto di ufficio è tempo di snellire la pubblica amministrazione se non vogliamo restare il fanalino di coda dell’Europa.
D.
Presidente Lei ha detto che vi sono reati come il traffico di influenze, che in uno stato democratico dovrebbero essere aboliti per magna stupidità, cosa vuol dire?
R. Caro Giovanni in ogni paese democratico i partiti hanno i loro sostenitori, che sono come dice la parola stessa di parte e per tanto seguono nel bene e nel male le sorti della politica tanto a destra quanto a sinistra. Orbene sulla scorta di disciplinare e di una trasparente tracciatura ogni cittadino deve poter sostenere un partito ed il partito nel democratico gioco della alternanza di potere può sostenere lui così come accade in America.
Bisogna uscire da una ipocrisia atavica, che le cose si facciano ed alla luce del sole, e che nessuno strabicamente guardi solo da una parte.
D.
Presidente mi consenta Lei ha detto che ormai da tempo non è un uomo di parte ma nel momento che dice di dissentire da alcune scelte del Governo come l’ampliamento delle Carceri, ma di voler scegliere per forme più umane di reinserimento, rieducazione e soprattutto di distinzione tra reato e reato per ricondurre alla vita lavorativa in specifici centri separando e differenziando i detenuti non le sembra di fare Politica?
R.
Io sono un credente e come tale ho un mio orientamento filosofico cristiano cattolico, aperto al dialogo, attento alle necessità umane del mio prossimo, orientato verso l’inclusione sociale, ma fermo nei miei principi morali e soprattutto nel pretendere che nell’offrire rispetto a questi rispetti le mie opinioni.